Ho un’insana passione per mouse e dispositivi di puntamento assortiti.
Passione che l’Ufficio Acquisti Compulsivi1 continua con costanza, e una carta di credito, ad alimentare.
L’ultimo acquisto in ordine di tempo è il Wedge Touch Mouse, minuscolo mouse senza filo di Microsoft.
Squadrato e piccolo – coi suoi 6×5×2 cm è circa la metà di un mouse normale – sembra un inno all’anti-ergonomicità. Invece è comodo, maneggevole e leggero. È il suo bello, e non tiene spazio in borsa.
E, altro punto a favore, è un perfetto conversation starter: in due settimane di utilizzo non c’è stata persona che non si sia fermata a chiedermi cosa fosse.
Fin qui le note positive.
Perché il touch lascia piuttosto a desiderare. Spesso sembra di passare il dito sulla melassa. La superficie del mouse è piacevole al tatto ma non liscia, e la tecnologia non multitouch contribuisce ad uno scroll non sempre fluido e ad imprecisioni nel puntamento.
E, ahimé!, non ha aiutato installare i driver2 di Microsoft (esperienza, la mia, del tutto opposta a quella di Macity, di cui vi consiglio comunque la recensione completa).
Morale della favola, dopo un paio di settimane di utilizzo sono tornato al fido Logitech LS1 Laser Mouse, rigorosamente verde, con il filo e la rotellina.
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