Dopo Rijksmuseum e Getty tocca ora allo Smithsonian rendere disponibili online al pubblico riproduzioni delle opere in archivio.
Lo Smithsonian aggiunge però una nuova dimensione all’argomento: ha iniziato infatti la digitalizzazione in 3D dei suoi reperti che renderà a mano a mano disponibili sul sito dedicato.
Per ora ci si può divertire studiando lo scheletro di un mammuth, guardando sotto un antico copricapo in legno, esaminando da vicino alcune teste di Abramo Lincoln e poco altro.
Ma chiunque, armato solo di un computer e un browser moderno, potrà visualizzare gli oggetti girandoci attorno, sopra e sotto, a volte dentro, misurandoli, ed anche scaricarne i dati per stamparsene una copia con la propria stampante 3D.
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