Tired Of Being Alternative Photography, art, design, technology. And everything in-between.

Allevare Vaniglia

Valhalla Rising, 2009.

Posted by
Samantha Sartori
31 Oct 2013
in cinema
“He’s never belonged to anyone for more than 5 years, your time has passed, mine has come.”

Sto ad una rassegna di cinema sui vichinghi.

A suo tempo mi persi il Refn con Mads Mikkelsen, uomo del quale amo la schiena più di qualunque tramonto o cazzata simile e che nel film è spesso mezzo nudo.

Entro in sala all’Anthology Film Archives e ci trovo una vecchia signora molto magra ed alta sui novant’anni con un berretto di lana, il bastone e degli enormi occhiali rotondi rosa dai quali spuntano dei piccoli occhi socchiusi, ha la testa infossata tra le spalle che sporge molto in avanti a causa forse del lungo collo. Mangia roba che toglie da una grande borsa mentre io scrivo. La signora è un capolavoro.

Questo genere di film vede in sala giustamente un pubblico di genere, gli altri sono: un paio di anziani per i fatti loro, come i soliti bei ragazzi in ordine sparso che segue la regola “a meno che non sia impossibile, mai sedersi davanti a qualcuno” il che genera quello che io chiamo il pubblico a scacchiera, tipica struttura composta da cinefili. Ovviamente ci sono anche gli immancabili due sfigati con la ragazza attaccata al braccio, parte integrante della colonna sonora.

Mads Mikkelsen.

Quando sto per uscire in sala è rimasto solo uno strano tipo in fondo che mi dice che il volume non era eccellente, forse per dirmi la sua opinione, gli rispondo che non era neanche a fuoco ed aggiungo “but I loved it anyway”, stizzito, voleva forse dirmelo prima lui, mi risponde “me too”.

Il film io lo chiamo Vanilla raising anche se il titolo è un po’ diverso. L’ultimo capitolo è la cosa più bella di Refn ad oggi.

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